Quando si diventa genitori, tra le domande che ci si pongono con maggior frequenza rientrano gli interrogativi relativi a come aiutare i propri figli a trovare i loro talenti e a coltivare determinate passioni. Nelle prossime righe, vediamo assieme qualche consiglio utile in merito.
Quando si manifestano i talenti dei figli?
Ogni genitore si chiede quando arriva il momento in cui i figli iniziano a manifestare i propri talenti. Come sottolineato da diversi esperti, non esistono regole in merito: un bambino può iniziare a manifestare talento per la musica a 10 anni, mentre un altro già in età prescolare. Di certo c’è che, quando si parla delle discipline sportive, esistono vincoli un po’ più forti, dal momento che, al netto della predisposizione, certe discipline possono non essere adatte a bambini troppo piccoli.
Detto questo, viene da chiedersi quali siano le dritte da seguire per aiutare i propri bimbi a sviluppare un talento o una predisposizione. Vediamo assieme, nelle prossime righe, i consigli degli esperti in merito.
Come aiutare i figli a sviluppare i propri talenti
Come aiutare i figli a sviluppare i propri talenti? Gli esperti su questo sono concordi: se si ha intenzione di aiutare i propri bimbi a coltivare nel migliore dei modi le loro predisposizione, la cosa giusta da fare è presentare loro degli stimoli differenti, facendo attenzione a non esagerare. I bambini con le agende piene già in tenerissima età non crescono certo sereni.
Il modo in cui ci si deve muovere è molto semplice. Giusto per fare un esempio e prendendo il caso del bambino appassionato di calcio, la cosa giusta da fare è iscriverlo a una scuola giusta per la sua età, senza forzarlo, nel tempo libero dagli studi, a frequentare camp di perfezionamento. Bisogna infatti partire con l’idea dello svago e, solo se il piccolo palesa il desiderio e se le sue condizioni fisiche e l’età lo permettono, valutare un’eventuale carriera professionistica/agonistica.
Un altro aspetto sul quale è fondamentale soffermarsi riguarda l’importanza di non riversare sui propri figli le frustrazioni per quanto non realizzato in passato. I figli non devono essere visti come un’occasione di riscatto: sono persone autonome che non devono assolutamente sentirsi vincolati ai desideri che i genitori hanno, ma solo a quello che amano e che sentono, man mano che crescono, di voler fare nella vita.
Non c’è che dire: i consigli per aiutare i propri figli a seguire i talenti che hanno non sono certo pochi! Tra questi, rientra l’importanza di distinguere il fatto di amare una cosa e l’effettiva confidenza con essa. Se il proprio figlio ama andare in bicicletta e magari ha qualche problema nel gestire il proprio corpo durante l’esercizio di questo sport, la cosa giusta da fare è capire assieme a lui come mai e cercare di assecondare questa sua passione, senza limitarsi a dire “Ok, non riesce bene quindi non fa per lui”.
Lo stesso vale per scelte che hanno sulla vita dei propri figli un impatto decisamente maggiore, come per esempio la scuola. Se ci si sente dire dal proprio figlio che vorrebbe fare qualcosa nel mondo della musica, nel momento in cui ci si rende conto che ha effettivamente orecchio, si può iniziare a valutare – parliamo ovviamente di giovani che vanno alle medie – l’iscrizione a un diploma nuovo ordinamento a indirizzo musicale (istituto a seguito dell’entrata in vigore della Riforma Gelmini).
Conclusioni
Concludiamo con un altro consiglio di capitale importanza quando si tratta di aiutare i propri figli ad assecondare i talenti. Parliamo della situazione in cui c’è parallelismo tra l’amore per uno sport o una disciplina e il fatto di non riuscire bene in tale ambito: ecco, in questi casi non bisogna assolutamente denigrare il piccolo e cercare di fargli cambiare idea. I bambini, infatti, sono perfettamente in grado da soli di capire che una determinata strada non è la migliore per loro.