E’ allarmante la tendenza diffusa un po’ in tutto il mondo di incremento dei casi di intossicazione da alcool nei minori e la cosa ancora più preoccupante e allarmante è che quasi il 20% dei casi di accesso al Pronto Soccorso per questi motivi riguarda bambini e adolescenti.
L’allarme sull’uso di alcoolici
Già a livello di sensazione i genitori hanno la consapevolezza che i giovani in generale, ragazzini, adolescenti non necessariamente i loro figli, oggi tendono ad accostarsi all’alcool molto più di quanto non fosse un tempo.
L’allarme su questo problema conferma i timori dei genitori attraverso uno studio della Società Italiano di Alcoologia che ha pubblicato i risultati di tale studio basato sulle statistiche dell’Osservatorio Nazionale Alcool e del Ministero della Salute.
Ebbene, questo studio dimostra come i giovanissimi, in molti casi anche bambini subiscono i deleteri effetti dell’alcool fino anche a dover necessariamente ricorrere alla cure del Pronto soccorso per intossicazione alcoolica. Ma cosa sta succedendo alla gioventù di oggi?
La crisi dei valori
Si può parlare di crisi di valori nel caso di bambini? Se nell’adolescenza esiste la caratteristica della ribellione, della trasgressione, questa, secondo qualunque esperto, non dovrebbe esistere nell’età ancora infantile sebbene ai limiti di questa.
I bambini dovrebbero essere ancora sottoposti ad un controllo stretto da parte dei genitori, molto più difficile da realizzare con gli adolescenti.
L’insorgenza della responsabilità da parte dei giovani passa anche dalla concessione di maggiori libertà, un giovane tenuto “al guinzaglio”, difficilmente svilupperà un comportamento responsabile, diventerà un adulto insicuro e con parecchi problemi.
La strada non passa dalle coercizioni, dalla limitazione della libertà ma dall’instaurarsi di un sistema di valori, di crescita dell’autostima e della propria individualità.
L’educazione di un tempo
I genitori, si dice, devono avere autorità sui figli ma non essere autoritari. La linea di separazione tra i due termini potrà sembrare sottile ma non lo è: un genitore autoritario impone ai figli le proprie idee, il proprio modo di vedere e intendere la vita. Un genitore autorevole ha un’ampia credibilità presso i figli.
Ciò che dice il genitore autorevole non è un’imposizione ma viene valutato e spesso seguito dai figli che sanno che ciò che dice il genitore ha sempre un fondo di verità e di saggezza e per questo meritevole di essere considerato e seguito.
Essere genitore autorevole significa mettere nella mente dei figli quanto di buono ci può essere e evidenziare comportamenti e scelte che, invece, non lo sono.
Così come per quanto è nel consumo di droghe di vario genere e su questo ribadiamo che la Marijuana è a tutti gli effetti una droga con conseguenze anche pericolose, anche il consumo di alcool è terribilmente pericoloso per i giovani e quindi da evitare.
Non solo il No!
Il classico “perché no!” non è adeguato ad evitare comportamenti sbagliati da parte dei figli. Questi devono essere edotti di tutto ciò cui vanno incontro consumando alcoolici e spinelli. Devono sapere che rischiano gravi danni al fegato e al cervello che, in casi gravi, possono anche comportare danni irreversibili con perdita di capacità cerebrali e anche necessità di trapianto di fegato.
Nessun giovane, nessun bambino può essere felice davanti alla prospettiva di diventare un minorato, uno stupido, il compito dei genitori è evidenziare questi rischi di fronte al consumo di alcool da parte dei propri figli.
Parallelamente occorre una vigilanza. Inaccettabile lasciare il proprio figlio ad una festa fino a tarda ora senza alcuna regola e lasciando ad altri il compito di provvedere al suo rientro. Il bambino/ragazzino si sentirà libero di fare quello che vuole, compreso abusare di alcoolici.
L’abuso di alcool; dipende anche da quanto il ragazzino si sente senza controllo; quindi, con la dovuta discrezione, vigila sui tuoi figli e, se noti che tende a bere, intervieni anche con restrizioni, fino a quando il ragazzino non capirà che ciò che fa è estremamente sbagliato e da non fare.