Introdotta nel panorama fiscale per chi vuole aprire una società senza grandi disponibilità economiche, la SRL Semplificata è sempre più richiesta da giovani e meno giovani. Esiste dal 2012 e inizialmente era destinata solo agli under 35, “paletto” che è stato rimosso nel 2013: ora tutti possono sceglierla. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui costi fissi annuali della SRL Semplificata.
Cosa significa gestire una SRL Semplificata
Per chi da tempo sogna di aprire la propria azienda e vedere i suoi sogni avverarsi, sicuramente questa è un’ottima soluzione. Con un capitale minimo compreso tra 1 euro e massimo 9.999 euro, diversamente da quello di almeno 10.000 euro della SRL normale, si può saltare la preoccupazione per i costi di apertura, focalizzandosi su tutto il resto e in particolar modo sul proprio piano imprenditoriale.
In più, non ci sono nemmeno le spese notarili, perché l’atto costitutivo è standard. Ecco perché partendo con una SRL Semplificata, che si tratti di un solo socio o di più soci, c’è sicuramente maggiore slancio per proseguire. Una volta aperta la società, con tutte le agevolazioni appena elencate, ci sono ovviamente da considerare i costi fissi annuali della SRL Semplificata.
Ecco i costi fissi annuali della SRL Semplificata
L’apertura della SRL Semplificata consente di spendere circa la metà di quanto è necessario mettere in conto per la formula societaria ordinaria. Per chi sta valutando l’apertura, oltre ai 700-800 euro iniziali devono anche essere presi in considerazione tutti i costi fissi annuali della SRLS. Solo così è possibile calcolare il budget da riservare almeno per i primi due anni di gestione.
La gestione della SRLS rimane quindi sostanzialmente uguale a quella della SRL, perché i grandi benefici sono nell’apertura. Lo stesso vale per le obbligazioni sociali: entrambe le tipologie di società rispondono infatti con il loro patrimonio e non con quello personale dei soci. Ma veniamo ai costi nel dettaglio, che comprendono:
- 200 euro di diritto annuale CCIAA;
- circa 309,87 euro di tassa concessione governativa per la vidimazione dei libri sociali;
- 127,60 euro di diritti per il deposito del bilancio;
- la tariffa per la consulenza del commercialista, che varia da professionista a professionista;
- imposte annue, che variano a seconda del fatturato (IRES, IRAP);
- 500 euro circa di contributi INPS.
Analizzando meglio queste voci, risulta impossibile definire nel dettaglio il budget da destinare per il commercialista, perché sono tante le variabili da considerare. Per risparmiare a breve e lungo termine, può essere un’ottima idea quella di ricorrere a commercialisti on line, con tariffe fisse mensili complete e senza sorprese. In più, scegliendo uno studio sempre disponibile via web, si risparmiano il tempo e il denaro necessari per spostarsi ogni volta in città nel classico studio di commercialisti.
La tassazione annuale della SRLS nel dettaglio
Per quanto riguarda il discorso tassazione, i costi fissi annuali della SRLS Semplificata dipendono anche dall’ammontare del fatturato. Come l’IRES, l’imposta sul reddito delle società, che va calcolata sulla differenza tra ricavi di vendita e costi e ha un’aliquota che ammonta al 24 %.
L’IRAP è l’imposta regionale sulle attività produttive e ammonta al 4-5 % sul valore aggiunto. Ha quindi un’incidenza ridotta sui redditi della società. L’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, va pagata da ogni socio, dato che percepisce un reddito in base alle entrate e alle uscite.
I contributi previdenziali per la SRL Semplificata
La SRLS deve destinare un fondo per i contributi previdenziali: la quota di INPS annuale ammonta a 3.000 euro circa, suddivisi in quattro rate. Tale somma deve essere pagata in ogni caso, anche se non sono stati percepiti dei guadagni.
Per quanto riguarda il socio principale, invece, sia l’amministratore socio che quello non socio svolgono un’attività per la quale non è prevista l’iscrizione a un albo. Non essendoci una cassa previdenziale di riferimento, ci si deve iscrivere alla gestione separata, un fondo pensionistico vero e proprio a cui i soci partecipano attraverso il versamento delle loro quote INPS.
Come gestire al meglio la SRLS
Partiamo dal primo indicatore di salute della SRL Semplificata, ovvero il fatturato in attivo. L’azienda deve essere in grado di ottenere un utile, per poter prosperare e pensare a lungo termine. Per arrivare a questa condizione ideale si devono quindi sottrarre tutti questi costi appena elencati.
Per provvedere a tutte le spese e gestire il pagamento delle tasse, è impossibile fare tutto da soli. Il sostegno di un commercialista di fiducia è basilare per la gestione di una SRL Semplificata, perché permette di registrare tutti gli adempimenti e soprattutto di essere sempre aggiornati con le ultime novità in tema fiscale e contabile.
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Per chi è preoccupato dei costi del commercialista, la buona notizia è che l’avanzamento delle tecnologie ha permesso di svecchiare questa professione e di abbattere tanti costi che prima facevano lievitare la parcella. Risparmiare è possibile quindi, ma ottenendo lo stesso servizio e la stessa assistenza di esperti in materia.
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